Rapporto Philip Morris 2001
Costi Sociali del Tabacco nella Repubblica Ceca.
Una analisi critica a cura di di Clive Bates.

L’aspetto preoccupante della pubblicizzazione dello studio della  Philip Morris è che incoraggia una orribile argomentazione. Sembra proprio che abbiano ragione quando affermano che i fumatori morti rappresentano un risparmio per lo stato.
In realtà  l'argomento è stato smontato dallo stesso studio PM. Infatti, esso dimostra che i costi del fumo sono 13 volte quelli dei "benefici" derivanti da una morte prematura.  Lo studio dimostra un beneficio netto per il Fumo solo se si considerano le tasse sul tabacco. 
 
Funziona così:
 
Nello studio i costi totali nel settore pubblico (in milioni di Corone Cecoslovacche) attribuiti al fumo sono:

                   11.422          – per spese mediche
                     1.367          – per perdita di reddito dovuto a una morte prematura
                     1.667          – per assenze dal lavoro
                     1.142          – per spese mediche relative a fumo passivo
                         49          – per incendi

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Totale:         15.647

I cosiddetti "benefici" sono costituita da:
 
                        968   – per risparmi sui costi per l'assistenza sanitaria per morti premature
                        196   – per risparmi su  pensioni e costi sociali dovuti a morte prematura
                          28   – per risparmi su costi per alloggi per i anziani morti prematuramente
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Totale:            1.192
 
 
Quindi il costo del Fumo è 13 volte maggiore del risparmio, in questo studio fatto dall'industria del tabacco.  Come si può vedere i costi per l'assistenza sanitaria sono molto più alti rispetti ai benefici di una morte prematura.
Allora come riescono PM e AD-Little a dichiarare un risparmio netto di 5.815 milioni di Corone dal Fumo?  Facile. La differenza è costituita dalle tasse:
 
                    15.648          - per imposte sul tobacco
                      3.521          - per IVA
                         747          - per imposte corporative
                         354          - per dazio doganale
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Totale:          20.270
 
il che dà un introito totale di 21.462  Corone, quindi una differenza  di 5.815 rispetto al costo di 15.647.
Ma chi li ha autorizzati ad includere le tasse nella sezione dei guadagni?

I costi e i guadagni o il Fumo stesso costituiscono veri e propri  fattori di impatto economici (anche se molto discutibili).  Le tasse sono un'altra cosa.  Rappresentano un trasferimento da una parte dell'economia ad un'altra e le spese che le generano, se non spese per il tabacco, vanno da un'altra parte. Se il governo Ceco non avesse il tabacco nella suo sistema economico, i consumatori spenderebbe diversamente e il governo semplicemente riceverebbe tasse da altri capitoli: reddito, profitto, eredità, guadagni sul capitale, alcool, carburante, immondizia, combustibili, e quant'altro.  Esistono molte basi di tassazioni disponibili.
 
Il modo giusto di condurre uno studio del genere è  considerare due situazioni e poi paragonarle, esaminando le differenze dal punto di vista di osservatori o partecipanti diversi: es. settori di finanza pubblica,  la società nel suo insieme, datori di lavoro, individui.  Le due situazioni potrebbero essere:
           1.     L'economia Ceca con il tabacco
           2.     L'economia Ceca senza il tabacco

Lo studio PM considera solo l'impatto sulla finanza pubblica.  Che succederebbe alle entrate da tasse nella situazione n. 2?  Non andrebbe tutto perso per  il governo Ceco. Ci sarebbe semplicemente un diverso bilanciamento delle basi di tassazione sulle quali il budget nazionale è basato. Così nella situazione 2 il governo Ceco può (per esempio) applicare un tassa più alta su alcune merci (aumento dell’IVA, imposte più alte sul carburante, una tassa sui combustibili, contributi per l'assistenza sanitaria nazionale più alti). Si avrebbe inoltre un maggior consumo di merce e servizi diversi dal tabacco, il che aumenterebbe le entrate da tasse da fonti diverse dal tabacco.
 
Quanto sopra costituirebbe un VERO risparmio sui costi dell’assistenza sanitaria, della produttività, degli incendi, ecc., che  sono 13 volte quelli dei cosiddetti "risparmi" risultanti  da morte prematura (dal punto della finanza pubblica sono veramente dei risparmi).
 
Inoltre, lo studio riguarda la finanza pubblica, non la società intera.  Questa analisi sociale del rapporto costi- benefici non è corretta, in quanto i costi personali e quelli dei datori di lavoro sarebbero maggiori. Non vengono poi in tale analisi considerati i  costi non espressi normalmente in danaro, come gli anni di vita persi, il dolore dei parenti, le sofferenze che precedono la morte. Se consideriamo ciò, i costi  diventano semplicemente astronomici!
 
Conclusioni:
La vera lezione che si può trarre dallo  studio della PM è che i costi legati al Fumo sono per le finanze pubbliche 13 volte maggiori rispetto ai cosiddetti benefici derivanti  morti premature.  Calcolare le tasse tra i lati positivi del Fumo è l'unico modo di dimostrare un beneficio, ma come abbiamo visto  non è corretto, in quanto che altre tasse verrebbero applicate nella repubblica Ceca su altra merce, se non esistesse il tabacco.
 
Due dettagli minori per i puristi:
La vera differenza tra le situazioni 1 e 2 in termini di tasse dipende dall'effetto derivante dall'imporre tasse su basi diverse. Il tabacco è facile da tassare perché non produce effetti sull'economia mentre. Per fare un esempio, un aumento nelle tasse sul reddito potrebbe comportare un aumento della disoccupazione come costo economico, quindi  potrebbe esserci un effetto negativo nel riequilibrare le basi di tassazione.  Questi sono tuttavia effetti di secondaria importanza se confrontati  con la tassazione sul tabacco come beneficio netto.
In secondo luogo, se i consumatori nella situazione 2 fanno qualcosa di diverso, che crea altri costi e benefici, questi devono essere considerati. Il Fumo ha infatti un costo talmente alto che è probabile che facendo qualsiasi altra cosa si possano ottenere enormi benefici.
 
Clive Bates, Action on Smoking and Health, 102 Clifton Street, London EC"A4HW
Tel +4420 77395902  Fax: +4420 7613 0531

Traduzione a cura di:  Domenico Enea, professore di Ostetricia e Ginecologia Università La Sapienza. Responsabile clinico centro "Policlinico senza Fumo" e progetto "Gravidanza senza Fumo".