L’aspetto preoccupante della
pubblicizzazione dello studio della Philip Morris è che
incoraggia una orribile argomentazione. Sembra proprio che abbiano
ragione quando affermano che i fumatori morti rappresentano un risparmio
per lo stato.
In realtà l'argomento è stato smontato dallo stesso studio PM.
Infatti, esso dimostra che i costi del fumo sono 13 volte quelli dei
"benefici" derivanti da una morte prematura. Lo studio
dimostra un beneficio netto per il Fumo solo se si considerano le tasse
sul tabacco.
Funziona così:
Nello studio i costi totali nel settore pubblico (in milioni di Corone
Cecoslovacche) attribuiti al fumo sono:
11.422 – per
spese mediche
1.367 –
per perdita di reddito dovuto a una morte prematura
1.667 –
per assenze dal lavoro
1.142 –
per spese mediche relative a fumo passivo
49 – per incendi _________________ Totale:
15.647
I cosiddetti "benefici" sono costituita da:
968 – per risparmi sui costi per
l'assistenza sanitaria per morti premature
196 – per risparmi su
pensioni e costi sociali dovuti a morte prematura
28 – per risparmi su
costi per alloggi per i anziani morti prematuramente
____________________
Totale:
1.192
Quindi il costo del Fumo è 13 volte maggiore del risparmio, in questo
studio fatto dall'industria del tabacco. Come si può vedere i
costi per l'assistenza sanitaria sono molto più alti rispetti ai
benefici di una morte prematura.
Allora come riescono PM e AD-Little a dichiarare un risparmio netto di
5.815 milioni di Corone dal Fumo? Facile. La differenza è
costituita dalle tasse:
15.648 - per
imposte sul tobacco
3.521 - per
IVA
747
- per imposte corporative
354
- per dazio doganale
____________________
Totale: 20.270
il che dà un introito totale di 21.462 Corone, quindi una
differenza di 5.815 rispetto al costo di 15.647. Ma chi li
ha autorizzati ad includere le tasse nella sezione dei guadagni?
I costi e i guadagni o il Fumo stesso costituiscono veri e propri
fattori di impatto economici (anche se molto discutibili). Le
tasse sono un'altra cosa. Rappresentano un trasferimento da una
parte dell'economia ad un'altra e le spese che le generano, se non spese
per il tabacco, vanno da un'altra parte. Se il governo Ceco non avesse
il tabacco nella suo sistema economico, i consumatori spenderebbe
diversamente e il governo semplicemente riceverebbe tasse da altri
capitoli: reddito, profitto, eredità, guadagni sul capitale, alcool,
carburante, immondizia, combustibili, e quant'altro. Esistono
molte basi di tassazioni disponibili.
Il modo giusto di condurre uno studio del genere è considerare
due situazioni e poi paragonarle, esaminando le differenze dal punto di
vista di osservatori o partecipanti diversi: es. settori di finanza
pubblica, la società nel suo insieme, datori di lavoro,
individui. Le due situazioni potrebbero essere:
1. L'economia Ceca con il tabacco
2. L'economia Ceca senza il tabacco
Lo studio PM considera solo l'impatto sulla finanza pubblica. Che
succederebbe alle entrate da tasse nella situazione n. 2? Non
andrebbe tutto perso per il governo Ceco. Ci sarebbe semplicemente
un diverso bilanciamento delle basi di tassazione sulle quali il budget
nazionale è basato. Così nella situazione 2 il governo Ceco può (per
esempio) applicare un tassa più alta su alcune merci (aumento
dell’IVA, imposte più alte sul carburante, una tassa sui
combustibili, contributi per l'assistenza sanitaria nazionale più
alti). Si avrebbe inoltre un maggior consumo di merce e servizi diversi
dal tabacco, il che aumenterebbe le entrate da tasse da fonti diverse
dal tabacco.
Quanto sopra costituirebbe un VERO risparmio sui costi dell’assistenza
sanitaria, della produttività, degli incendi, ecc., che sono 13
volte quelli dei cosiddetti "risparmi" risultanti da
morte prematura (dal punto della finanza pubblica sono veramente dei
risparmi).
Inoltre, lo studio riguarda la finanza pubblica, non la società intera.
Questa analisi sociale del rapporto costi- benefici non è corretta, in
quanto i costi personali e quelli dei datori di lavoro sarebbero
maggiori. Non vengono poi in tale analisi considerati i costi non
espressi normalmente in danaro, come gli anni di vita persi, il dolore
dei parenti, le sofferenze che precedono la morte. Se consideriamo ciò,
i costi diventano semplicemente astronomici!
Conclusioni:
La vera lezione che si può trarre dallo studio della PM è che i
costi legati al Fumo sono per le finanze pubbliche 13 volte maggiori
rispetto ai cosiddetti benefici derivanti morti premature.
Calcolare le tasse tra i lati positivi del Fumo è l'unico modo di
dimostrare un beneficio, ma come abbiamo visto non è corretto, in
quanto che altre tasse verrebbero applicate nella repubblica Ceca su
altra merce, se non esistesse il tabacco.
Due dettagli minori per i puristi:
La vera differenza tra le situazioni 1 e 2 in termini di tasse dipende
dall'effetto derivante dall'imporre tasse su basi diverse. Il tabacco è
facile da tassare perché non produce effetti sull'economia mentre. Per
fare un esempio, un aumento nelle tasse sul reddito potrebbe comportare
un aumento della disoccupazione come costo economico, quindi
potrebbe esserci un effetto negativo nel riequilibrare le basi di
tassazione. Questi sono tuttavia effetti di secondaria importanza
se confrontati con la tassazione sul tabacco come beneficio netto.
In secondo luogo, se i consumatori nella situazione 2 fanno qualcosa di
diverso, che crea altri costi e benefici, questi devono essere
considerati. Il Fumo ha infatti un costo talmente alto che è probabile
che facendo qualsiasi altra cosa si possano ottenere enormi benefici.
Clive Bates, Action on Smoking and Health, 102 Clifton Street, London
EC"A4HW
Tel +4420 77395902 Fax: +4420 7613 0531
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