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Luoghi di lavoro Senza fumo: migliorare salute e benessere delle persone sul luogo di lavoro

Resoconto della Conferenza di Berlino, 10-11 Maggio 2001.
Traduzione di Cristina Vatteroni

La Conferenza  «Luoghi di lavoro Senza Fumo: migliorare salute e benessere delle persone sul luogo di lavoro» si è svolta a Berlino nei giorni 10-11 Maggio 2001. Hanno partecipato all' evento più di 200 delegati fra politici, professionisti della salute, rappresentanti di aziende, marchi commerciali, organizzazioni non governative e istituzioni nazionali ed internazionali provenienti da 26 nazioni.

I delegati della Conferenza hanno espresso le seguenti risoluzioni:

I luoghi di lavoro Senza Fumo sono una necessità per la prevenzione di invalidità e di morti premature.
Per i luoghi di lavoro Senza Fumo, sono quattro gli argomenti di particolare interesse:
  • Rischi per la salute derivanti dal fumo attivo e passivo
  • Legislazione e applicazione della legge sul fumo nei luoghi di lavoro
  • La migliore applicazione di politiche e programmi
  • Costi e benefici delle politiche sul fumo: i costi dell'applicazione delle politiche sul fumo sono superati dai benefici.
C'è ampia evidenza scientifica che le persone esposte a fumo di tabacco ambientale (ETS:  Environmental Tobacco Smoke ) sono esposte a rischi per la salute. L' ETS contiene molte sostanze chimiche che irritano gli occhi e le alte vie respiratorie e causano infiammazione. A lungo termine, l'ETS può causare malattie letali come cancro ai polmoni e malattie cardiache. Incrementa il rischio di sviluppare asma bronchiale e polmonite. Le stime indicano che nei paesi Europei causa 22.000 morti l'anno. Inoltre, il fumo di tabacco aumenta il rischio dovuto ad altri fattori professionali (oscillazione di amianto) e può influenzare il monitoraggio dei valori biologici (es: fumatori esposti a cadmio, benzene, ecc..).
Le politiche anti-fumo per i luoghi di lavori riducono il consumo di sigarette e incrementano la percentuale di persone che smettono di fumare. Questa considerazione sottolinea la necessità di agire.

La maggior parte della popolazione adulta passa un terzo della giornata - cinque giorni alla settimana-  nel luogo di lavoro, per la maggior parte della sua vita lavorativa (circa 40 anni). La presenza di fumo di tabacco nell' ambiente ha quindi implicazioni serie e significative per gli individui. Sono più numerosi i lavoratori esposti ai componenti cancerogeni del fumo di tabacco, che quelli esposti ad altri cancerogeni chimici professionali, anche nel settore sanitario. Questa Assemblea riconosce nel fumo di tabacco una minaccia primaria per la salute nei luoghi di lavoro.

La conferenza ha  proposto una piattaforma per la discussione dell' efficacia e della esiguità delle attuali politiche di prevenzione per l'ETS in Europa.
Sono stati individuati gli esempi di applicazione migliori e raggiunta la conclusione che questi dovrebbero diventare la norma. Politiche di prevenzione sul fumo sui luoghi di lavori si possono ottenere esclusivamente grazie ad appropriata regolamentazione e legislazione a livello statale.

Raccomandazioni ai responsabili delle politiche sul fumo pubblici e privati:<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
Per dare nuovo impulso alla cultura dei luoghi di lavoro Senza Fumo, la Conferenza raccomanda che i governi riconoscano l' ETS come una delle maggiori minacce per la salute degli impiegati in Europa e prendano i seguenti provvedimenti:

Rischi per la Salute da fumo attivo e passivo
Il fumo di tabacco in ambiente di lavoro è tossico e come tale dovrebbe essere considerato per la severità dei rischi che implica per la salute, da parte delle istituzioni nazionali e/o Europee.
  • Gli impiegati dovrebbero essere protetti dall'esposizione a fumo di tabacco ambientale (ETS), tramite la creazione di ambienti di lavoro Senza Fumo.
  • Non esistono livelli sicuri di esposizione all' ETS. La ventilazione non può assicurare  ambienti Senza Fumo, per cui non può essere presa in considerazione come politica alternativa..
  • Gli esperti di occupazione dovrebbero essere attivi nel controllo dell' ETS.
Legislazione, e la sua applicazione, sul fumo nei luoghi di lavoro
  • Dovrebbe essere utilizzata una legislazione chiara e in nessun modo 'aggirabile',  per introdurre o creare luoghi di lavoro Senza Fumo, a livello nazionale e/o Europeo, che inoltre preveda:
  • Regolamenti che permettano agli impiegati di esprimere lamentele per i rischi sul luogo di lavoro, compreso il fumo di tabacco, in modo anonimo.
  • Regolamenti che permettano ad organizzazioni non governative di iniziare azioni legali contro gli impiegati non rispettosi della legge, e che gli addebitino le spese per i costi e per i danni, in caso di giudizio favorevole.
  • che i luoghi di lavoro Senza Fumo siano promossi dalla legislazione per la Salute e la sicurezza sul lavoro.
  • che gli stati membri della Assemblea Mondiale perla Sanità assicurino che i negoziati della Conferenza per il controllo del Tabacco includano anche provvedimenti per la protezione da fumo di tabacco ambientale (ETS).
Applicazione di politiche e programmi
  • Aziende e marchi dovrebbero attivare e sostenere politiche per ambienti di lavoro Senza Fumo.
  • L' obiettivo delle politiche sul fumo dovrebbe essere un ambiente totalmente privo di fumo, ma potrebbero essere necessari provvedimenti transitori, come le 'stanze per il fumo' .
  • Informazioni sulle migliori politiche dovrebbero essere disponibili in ambito internazionale.
  • Dovrebbero essere sviluppati modelli di intervento effettivo, basati sui criteri per la tutela della salute nei luoghi di lavoro del preposto ente europeo ( European Network for Workplace Health Promotion).
  • Politiche anti-fumo dovrebbero fare parte della cultura e etica aziendale, ed essere incentivate.
  • Gli organi di rappresentanza degli impiegati dovrebbero svolgere un ruolo importante nello sviluppo e nell'applicazione di queste politiche.
  • Dovrebbe essere fornito supporto a chi desidera smettere di fumare, incluse terapie comportamentali e farmacologiche.
  • I prodotti del tabacco non dovrebbero essere venduti nei luoghi di lavoro.
  • L' ETS dovrebbe essere incluso nei fattori di rischio, in tutti i contesti lavorativi.
  • Tutti i contesti lavorativi dovrebbero adottare politiche sul fumo che diano priorità ai diritti dei non-fumatori rispetto a quelli dei fumatori., la politica dovrebbe essere imposta ed ogni infrazione sottoposta alle normali procedure disciplinari.
  • Tutti gli impiegati dovrebbero essere informati sulle conseguenze del fumo sulla salute.
  • Fondi di entità adeguata dovrebbero essere spesi per campagne informative nei luoghi di lavoro indirizzate alla pubblica accettazione delle norme.
- I partecipanti alla Conferenza si appellano ai governi ed all' Unione Europea, perché producano una legislazione forte.
- Fanno appello alle aziende, ai marchi, agli organi di rappresentanza degli impiegati ed alle agenzie intergovernative perché sviluppino politiche e programmi effettivi sul fumo nei luoghi di lavoro. Sono responsabilità che devono essere assunte, per garantire ad ogni impiegato il diritto di respirare aria pulita.
Raccomandazioni per le organizzazioni non governative
  • Le organizzazioni anti-fumo dovrebbero adoperarsi in prima fila per ottenere ambienti di lavoro senza Fumo.
  • Oratori sponsorizzati dall'industria del Tabacco non dovrebbero essere invitati alle conferenze concernenti la Prevenzione sul Fumo.
Berlino,  11 Maggio 2001